Pane e vino, e pane e olio: tutt'intorno alle Balze e lungo la Setteponti, l'olivo non è solo un pianta, bensì una cultura, radicatasi nei secoli e nello stesso paesaggio. Ed a ragione, perché sarà ben difficile dubitare delle straordinarie caratteristiche dell'olio extravergine del Pratomagno: bassissima acidità, colore verde intenso, fruttato pieno, e quel pizzicore, quel piccante che lo rende unico, appena uscito dai tanti frantoi della zona.
L’olio d’oliva è da secoli protagonista della nostra tradizione agricola alimentare; oggi è una igp, una denominazione che garantisce l’origine e la qualità della produzione. Non solo ha un incredibile valore gastronomico e nutrizionale, ma ha assunto un’importanza affettiva e sociale, come parte integrante della nostra storia e della nostra cultura.
Lungo la Setteponti, l’olivo è molto di più di una pianta: è radicato nello stesso paesaggio e non si può dubitare che qui nasce uno dei migliori extra vergine del mondo. Nel mese di novembre è possibile seguire tutto il ciclo produttivo, dalla raccolta manuale alla frangitura. Appena esce dalla cannella del frantoio, l’olio nuovo è verde vivo, sapido e pungente, dal fruttato pieno e intenso e dalla bassissima acidità; è allora che sprigiona il massimo dei suoi profumi, per poi comporsi col tempo in un insieme più equilibrato, lasciando il “piccante” per acquistare una caratteristica armonia.