Cicogna, avamposto ai limiti del contado fiorentino

Data di pubblicazione:
10 Dicembre 2018
Cicogna, avamposto ai limiti del contado fiorentino

La Cicogna, era in origine un piccolo castello alto medievale in possesso dei Conti Guidi, poi entrato nel dominio fiorentino nella seconda metà del trecento.

La sua planimetria, ancora oggi visibile, era di forma ovale, con un asse viario centrale che univa le due porte di accesso e una piazza in mezzo sulla quale si apriva la Chiesa di Santa Lucia.
Entrata a far parte della podesteria di Terranuova alla fine del XIV secolo, la Cicogna fu messa a ferro e fuoco nel 1432 e da allora nessuno ne ricostruì più le mura. Più tardi, quando la borghesia cittadina cominciò ad investire il suo denaro anche da queste parti, vi acquistarono diversi poderi le famiglie Quadateri e Settimanni, poi quelle dei Della Nave, dei Municchi, dei Mannozzi Torrini, i cui stemmi sono ancora ben visibili nei dipinti all’esterno della Chiesa di Santa Lucia, ai lati di uno scudo che raffigura una cicogna.
La chiesa, ricostruita nel 1840, conserva un aspetto neoclassico; interessante, sopra all'altare maggiore una Madonna con Bambino e Santi tela del XVII secolo. In un'antica villa padronale del paese, un gruppo di privati ha allestito qualche anno fa un piccolo "museo" di cimeli della Repubblica Sociale Italiana.

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 08 Novembre 2023